Situazione generale

-Situazione Generale

Secondo recenti studi il 10% del materiale plastico finisce in mare causando gravi problemi ambientali. Ancor più grave e conseguenza diretta sono le nanoplastiche. Le nanoplastiche sono parti piccolissime di plastica che vengono mangiate dai plancton i quali a loro volta vengono ingeriti dai pesci. Esse sono dunque dannose per l’ecosistema e per noi esseri umani.

Il problema delle nanoplastiche è molto difficile da risolvere e bisognerebbe dunque lavorare a monte, sui rifiuti prima che possano deteriorarsi in mare. Da anni l’Elba vive una situazione molto complicata con le acque che la circondano. Il turismo predatorio, il comportamento poco consapevole degli abitanti e il disinteresse da parte delle istituzioni comunali hanno contribuito all’aggravarsi di questo fenomeno. Acque sporche, spiagge disseminate di sigarette e uso indiscriminato della plastica da parte dei bar/ ristoranti sulle spiagge, l’Elba vive una situazione critica che sta gravemente compromettendo il suo vasto patrimonio ambientale andando di conseguenza a danneggiare alla lunga il settore economico che garantisce la maggior parte delle entrate: i turismo.

Noi, classe III B scienze umane dell’ISTITUTO FORESI di Portoferraio vorremmo elaborare un progetto che possa essere d’aiuto alla comunità per risolvere questo grave problema

Il nostro progetto prevede un’azione diretta sulle spiagge e un aiuto da parte delle istituzioni perché vietino le attività che fanno bar e ristorazione esclusivamente con contenitori usa e getta. Abbiamo deciso di prendere come riferimento la spiaggia delle Viste e utilizzarla come spiaggia campione per organizzare una pulizia collettiva e eseguire un analisi dei rifiuti.

Tra i rifiuti trovati pensavamo di utilizzare quelli che non possono essere riciclati per creare delle opere d’arte da esporre in spiaggia come attività di sensibilizzazione rivolta agli abitanti, ai turisti ma anche alle istituzioni e a chi dovrebbe occuparsi della pulizia del luogo. Inoltre ci sembrerebbe opportuno completare il tutto con una chiara cartellonista che informi sui danni reali che provoca l’abbandono dei rifiuti in spiaggia, con foto significative sui danni alla fauna marina e con immagini e testimonianze delle condizioni delle spiagge prima dell’avvento del turismo.

Per il mantenimento delle spiagge pulite sarebbero necessari più cassonetti per la differenziata e posacenere in tutti gli stabilimenti e nelle spiagge pubbliche vista la presenza altissima di mozziconi abbandonati. Il problema ambientale che rappresentano le attività che utilizzano solo usa e getta ci riguarda tutti molto direttamente.

I contenitori essendo buttati sporchi non possono finire nella plastica e dunque essere riciclati. Questo significa che giornalmente in estate va a finire in discarica o nell’inceneritore delle quantità indicibili di rifiuti provenienti da questi luoghi di ristorazione. Vorremmo per questo chiedere ai comuni un ordinanza per vietare categoricamente questa modalità di lavoro così poco sostenibile e dannosa per l’Isola proponendo come alternativa all’usa e getta di plastica, il compostabile. Con questo progetto ci auguriamo che un la protezione delle

spiagge dell’Isola diventi sentita come responsabilità della collettività e che questa iniziativa verso la salvaguardia della fauna marina porti sull’Isola un turismo più rispettoso e consapevole.

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